Manuale delle erbe selvatiche

ERBE SELVATICHE - PIANTE ALIMURGICHE
Un tempo era normale utilizzare le erbe selvatiche,erano molto importanti nel sostentamento delle popolazioni, in particolare quelle rurali. Si chiamano anche piante alimurgiche, riferendosi alla fitoalimurgia cioè la disciplina che si occupa di ricercare quanto può essere utile, in caso di urgenza alimentare, guerre e carestie. L'impiego delle piante spontanee in cucina è da sempre ben radicato, anche se in molti casi questi impieghi e relativi saperi sono ad appannaggio soprattutto delle persone più anziane. La valorizzazione della flora spontanea e dei suoi usi in cucina rappresenta ora una vera e propria operazione di salvaguardia della biodiversità, dei saperi e cerca di trasmettere ai più giovani tutte quelle conoscenze che altrimenti andrebbero perse. Con la coltivazione in campo, si vuole creare una nuova filiera produttiva di qualità a salvaguardia dell'ambiente e ridurre così il saccheggio selvaggio di prati e boschi montani e i conseguenti danni all'ambiente.


Consigli sulla raccolta
Raccogliete solo le erbe selvatiche che conoscete bene, poiché, se vi capita di confonderle, può finire male - in alcuni casi addirittura mortalmente, come ad esempio confondendo l’aglio orsino con il mughetto, oppure il colchico d'autunno con lo zafferano . Tuttavia, ogni pianta ha alcuni elementi distintivi che la rendono riconoscibile: è sufficiente fare un po’ di pratica. Vi consigliamo quindi di informarvi un po' prima di cimentarvi nella raccolta delle erbe selvatiche. Leggete qualcosa sul tema – al giorno d’oggi esistono molti libri specializzati e interessanti forum su internet - o partecipate ad una raccolta guidata di erbe spontanee, dove potrete apprendere molte informazioni interessanti sul tema. Vi consigliamo di partire sempre dalle erbe che vi sono più familiari, come il tarassaco, l’ortica, la silene vulgaris, la cicoria intybus, la piantaggine lanceolata, la pimpinella, la barba di frate (asparago di monte), il buonenrico, i germogli di luppolo o la pratolina. Naturalmente non sarete subito in grado di classificarle tutte, ma ci riuscirete con un po’ di esercizio.
Se non siete sicuri di riconoscere una particolare erba selvatica, prima di raccoglierla vi consigliamo di cercarla in una guida specializzata sulle piante o di chiedere consiglio ad un esperto. 

Quando raccoglierle
È importante scegliere il momento adatto per la raccolta delle erbe selvatiche. Esistono alcune linee guida su quando raccogliere le diverse parti della pianta: a seconda del periodo dell’anno, ogni parte della pianta contiene una diversa quantità di sostanze vitali preziose e curative – alcune parti dell’ortica arrivano a contenere ben cinque volte più vitamina C rispetto al cavolfiore!
Le giornate migliori per raccogliere le erbe selvatiche sono quelle soleggiate e senza precipitazioni. Il momento migliore della giornata è il tardo pomeriggio, poiché nelle prime ore del mattino possiamo trovare ancora brina sulle piante e molti fiori non si sono ancora schiusi.


Dove raccoglierle
È consigliato raccogliere le erbe selvatiche in luoghi dove esse sono disponibili in grande quantità. In tal modo, c’è una minore possibilità di equivoco con altre erbe. Inoltre, essendoci erbe selvatiche in gran quantità, non si rischia di raccoglierle tutte, il che è importante ai fini del mantenimento delle diverse specie di queste piante in natura.


Una cosa importante a cui prestare attenzione è se nel luogo della raccolta vengono utilizzati pesticidi o se c’è un sistema di agricoltura intensiva: in questi casi vi consigliamo di raccogliere le erbe selvatiche in un altro luogo. Altre zone da evitare sono le strade molto trafficate (come ad esempio le autostrade), le linee ferroviarie e ovviamente le aree protette e le riserve naturali – è assolutamente vietato raccogliere le piante protette e a rischio di estinzione!


Quante e quali parti delle erbe selvatiche raccogliere
Raccogliete solo la quantità di piante che vi serve. Raccogliere troppe erbe selvatiche non è utile né a voi né alla natura, poiché mette a rischio il mantenimento delle diverse varietà di piante. Vi consigliamo di raccogliere le parti più giovani e delicate della pianta, che hanno un gusto più fresco e succoso. Raccogliete le erbe selvatiche con delicatezza, nel rispetto delle piante e della natura. 

Cosa serve per raccoglierle
Per raccogliere le erbe selvatiche bisogna munirsi di una cesta piana o di un piccolo secchio, in cui riporre le piante a contatto con l’aria e all’asciutto. A questo scopo sono ideali le borse di stoffa o di carta, mentre sono sconsigliati i sacchetti di plastica, al cui interno, per mezzo del calore, le erbe perdono i loro liquidi e con essi i loro principi attivi. Per raccogliere correttamente le erbe, portate con voi anche una forbice o un coltello. Vi consigliamo inoltre di avere sempre con voi una lente d’ingrandimento e una guida di identificazione per piante, per riconoscere correttamente le erbe selvatiche trovate.
Ora che avete tutte le informazioni necessarie per raccogliere le erbe selvatiche - che daranno un sapore gustoso e un tocco di creatività alle vostre pietanze - non ci resta che augurarvi buon divertimento!

 

 

Bibliografia citata e consultata
Veneto agricoltura: Il giardino fitoalimurgico per la valorizzazione delle piante spontanee
Bioinnoverbe: la coltivazione biologica delle erbe spontanee
Manuale erbe selvatiche - Bergila

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